L’apparato digerente, cos'è e come funziona?
L'apparato digerente è composto dagli organi adibiti all'introduzione degli alimenti, alla loro successiva digestione, all'assorbimento delle sostanze nutritive che contengono e all'eliminazione delle sostanze di scarto. Il compito principale dell’apparato digerente è quello di ricevere gli alimenti e trasformarli in sostanze utili facilmente assorbibili dall’organismo.
Tutto ciò che non ci serve o potrebbe essere potenzialmente pericoloso per noi, deve essere riconosciuto, selezionato e opportunamente eliminato. L’apparato digerente, per svolgere correttamente le sue funzioni, deve essere in equilibrio con il resto dell’organismo e con i batteri “buoni” che lo popolano. Purtroppo la condizione di equilibrio è difficile da mantenere e una buona parte della popolazione può considerarsi in disbiosi, ovvero con un equilibrio alterato della flora batterica.
Questa è la base più favorevole non solo per l’insorgere di tutte le patologie infiammatorie dell’intestino, ma anche per alcuni dei problemi di salute che possono interessare altre parti del corpo e per la qualità stessa della nostra vita.
Quali sono le cause più comuni di una digestione lenta?
Un punto cruciale per favorire i processi digestivi e prevenire il manifestarsi di disturbi gastrointestinali è la corretta idratazione. Se questa non è sufficiente per mantenere il corretto equilibrio dei liquidi dentro e fuori le cellule, l'intestino assorbe tutta l'acqua che riesce e le feci diventano più collose e secche, di fatto riducendo la pressione sulla parete e dunque lo stimolo alla defecazione.
Anche la tipologia di cibo ingerito è strategica per la corretta funzionalità degli organi coinvolti nell’apparato digerente. Alcune delle cause che portano questo apparato a lavorare male, infatti, sono legate alle nostre scelte alimentari:
- Carenza di fibre nella dieta;
- Alimentazione ricca di carboidrati raffinati;
- Eccesso di grassi e proteine;
- Abuso di alcolici e sostanze nervine (caffè, the, cola);
- Porzioni troppo abbondanti consumate durante i pasti;
- Pasti consumati troppo “affannosamente”, attività che può provocare gonfiore addominale e disturbi gastrointestinali.
Non va dimenticato, infine, lo stile di vita che incide in modo importante non solo su stomaco e intestino, ma su tutti gli organi. In particolare, sono da tenere in considerare le seguenti concause negative: la carenza di attività fisica, i cambiamenti nella vita o nella routine quotidiana (legati, ad esempio, ai viaggi) e lo stress.
Il disequilibrio intestinale provocato da questa serie di concause si tramuta in disturbi gastrointestinali e sintomi come: infiammazione, stipsi, dolori, diarrea, flatulenza. La stipsi, in particolare, è una condizione comune che può essere percepita in modo estremamente fastidioso e che, in alcune situazioni, può causare complicanze serie.
Numerosi dati epidemiologici descrivono le dimensioni del problema riportando, nella popolazione generale, una frequenza mediamente attorno al 15-20%, che aumenta con l’età, soprattutto dopo i 70 anni (almeno 40%), ed è particolarmente elevata nelle persone sottoposte ad interventi di chirurgia addominale.
Quali sono i segreti per una buona digestione?
Una buona digestione prevede diversi rimedi e accorgimenti. Il primo, senza ombra di dubbio, è la scelta del cibo. Maggiore è la qualità del cibo che ingeriamo, minore sarà lo sforzo del nostro intestino e di conseguenza il rischio che l'intero processo possa rallentare o subire dei danni.
Per una maggiore qualità dell’alimentazione è necessario seguire alcune indispensabili indicazioni guida:
- seguire una dieta equilibrata e regolare, priva di eccessi;
- alimentazione ricca di fibre, grazie ad abbondanti porzioni di frutta, verdura e cereali;
- pasti non troppo abbondanti;
- regolarità dei pasti durante la giornata, con cinque momenti distinti dedicati;
- mangiare lentamente, evitando di provocare sovraccarichi e sforzi eccessivi per lo stomaco.
Il secondo elemento da mettere in evidenza è la composizione della flora batterica intestinale, elemento di importanza fondamentale per una corretta digestione e più in generale per la salute dell’organismo. La qualità del processo digestivo dipende in maniera determinante dall’eubiosi, cioè dall'equilibrio tra le numerosissime specie batteriche che vivono all'interno del nostro intestino.
Nell'intero tratto intestinale, infatti, vivono diversi miliardi di batteri. Si parla di “microbiota intestinale” per definire questa popolazione batterica che popola il tubo digerente, mentre l'intero microbiota comprende i batteri che vivono regolarmente in altre zone del corpo. Il microbiota intestinale partecipa a tutte le funzioni della digestione. Aiuta l'elaborazione del cibo e la sua trasformazione, produce vitamine e altre sostanze fondamentali per la nostra sopravvivenza, collabora con le cellule del sistema immunitario per proteggerci dall'invasione di batteri o parti di alimenti pericolose per la nostra salute.
Il terzo rimedio per favorire il normale funzionamento dei processi digestivi è immediatamente collegato con i primi due: un corretto apporto di fibre derivante dall’alimentazione o dall’integrazione.
Come è già stato sottolineato, la scarsa presenza di fibre nella nostra alimentazione rappresenta il principale problema alimentare, almeno nel modello occidentale. Le fibre hanno due compiti principali:
- nutrono il microbiota intestinale: le fibre, infatti, contengono prebiotici, sostanze non digeribili di origine alimentare che, assunte in quantità sufficienti, contribuiscono a migliorare il benessere intestinale promuovendo la crescita dei batteri “buoni” a scapito di quelli potenzialmente patogeni che, se lasciati crescere indisturbati, potrebbero indurre fastidiosi sintomi gastrointestinali;
- collaborano con la massa batterica alla formazione del bolo fecale, in modo tale da consentire la regolare eliminazione delle scorie alimentari, delle tossine e dei detriti batterici.
A queste tre componenti, fondamentali per una buona digestione, occorre aggiungere una corretta idratazione e un controllo del livello di stress. Il compito dell'intestino, in particolare nel tratto finale, ovvero il colon, è quello di recuperare l'acqua dalle feci.
Una corretta idratazione fa sì che questo lavoro non sia eccessivo e le feci si mantengano sufficientemente pregne di acqua da poter scorrere lungo tutto il canale fino al suo termine nel retto. Inoltre, è vivamente consigliato limitare la sedentarietà e praticare regolarmente attività fisica, in quanto facilita la motilità intestinale, regolarizza il processo digerente e stimola, grazie agli sforzi dell’addome, il movimento delle feci nel colon favorendone così l’evacuazione.
Non trattenere l'evacuazione evitando di reprimere gli stimoli intestinali, è un altro suggerimento da mettere necessariamente in pratica per prevenire il manifestarsi di disturbi gastrointestinali.
Anche i rimedi naturali possono aiutarci a regolarizzare il processo digerente. La fitoterapia, infatti, ci viene in soccorso nei casi di stipsi croniche, attraverso il ricorso alle mucillagini contenute nei semi.
Queste sostanze, a contatto con l'acqua, si rigonfiano e aumentano di volume, favorendo così l'espulsione delle feci dal tratto intestinale, fungendo così da efficace lassativo naturale, di tipo meccanico. Le mucillagini sono utili anche in presenza di diarrea, assorbendo i liquidi in eccesso e aumentando la consistenza delle feci.
La soluzione PromoPharma
Per una salute ottimale è dunque necessario che il buon cibo venga correttamente trasformato da stomaco e intestino e che le scorie siano quotidianamente eliminate. Idealmente, infatti, un corpo in salute elimina con regolarità le feci nella prima parte della giornata, tutti i giorni.
Se questo non dovesse accadere, ci sono due cose da fare: la prima è quella di individuare gli errori nel nostro stile di vita e la seconda provvedere ad una stimolazione della funzione intestinale in maniera dolce, non aggressiva e il più vicino possibile alla corretta fisiologia del sistema.
La soluzione ideale che suggerisce PromoPharma è rappresentata dall'associazione di due prodotti della natura, la manna e i fichi secchi. La manna ha una delicata azione osmotica, cioè richiama liquidi all'interno dell’intestino. In questo modo le feci aumentano di volume e soprattutto scorrono regolarmente lungo il canale, in particolare nella parte terminale dove cominciano a diventare solide. I fichi secchi lavorano grazie a due azioni specifiche: sono ricchi di mucine che aumentano la massa fecale, e hanno una delicata azione stimolante sulla parete dell'intestino esercitata dai piccoli semini che trasportano con sé.
Questo stimolo attiva il meccanismo della peristalsi, ovvero la contrazione coordinata delle anse intestinali che è il modo naturale per procedere all'eliminazione delle feci.
Vado Sciroppo è l’integratore con fichi secchi e manna che libera l’intestino in maniera dolce ma efficace senza creare condizioni di urgenza o irritazione. Vado Sciroppo offre diversi benefici per il benessere dell’intestino:
- Educa e regolarizza il transito intestinale;
- Riduce il tempo di transito;
- Aumenta i movimenti intestinali;
- Allevia i dolori addominali;
- Riduce lo sforzo alla defecazione;
- Favorisce il normale volume e la consistenza delle feci;
- Dona una sensazione di evacuazione completa.